Jerusalem – Getsemani
Gv 14,6 “Io sono la via, la verità e la vita”
Gv 15,4 “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite”
Capitolo 14
Noi siamo realmente preoccupati della dimora del cielo?
Sicuramente le cose del mondo, che sono le più immediate, prendono la preoccupazione più grande. Eppure Gesù ci ripete di non aver timore.. ci si affida a Lui avrà un posto in cielo e compirà ciò che anche Lui ha compiuto.
Tu puoi guarire? Puoi salvare? Puoi amare? Puoi servire? Puoi ascoltare? Puoi parlare del Padre?
Se vorrai.. potrai. Tu credi questo?
La Trinità dimorerà in noi e farà grandi cose. Sei pronto? Quanto deve ancora aspettare Dio?
Capitolo 15
L’ unico frutto è quello di Dio, eppure quanto frutti ci sono nel mondo.. da dove vengono?
” chi non è contro di me è per me”
Interessante questa frase ponte, perché Gesù offre la Salvezza a coloro che non l’hanno incontrata, o cercata.. semplicemente gli è stata donata. Quante cose ci sono state donate che noi non riusciamo a considerare “dono”. Ecco che l’ essere tralcio ci permette di non sentirvi VITE.
v.7 “se rimanete in me.. chiedete..e vi sarà fatto”
Più di così cosa c’è? Cosa potremmo volere? Cosa vogliamo? Cosa ci distoglie da Gesù? Perché l’ uomo non crede a queste parole?
Perché Gesù non viene sempre accolto?
Perché rimanere in Lui non è solo premio, frutto, abbondanza.. prima è fatica, abbandono, attesa.. e noi siamo troppo impazienti e ancor di più tipo borghesi.