Deserto
Gv 8,7 “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”
v.11 “Neanche io ti condanno” è molto interessante il fatto che Gesù abbia risposto alla donna prendendo in considerazione la scelta dei farisei di condannarla. Sembra che le nostre scelte siano prese seriamente in considerazione, soprattutto quelle buone.
Gesù riconosce il peccato della donna, ma non agisce secondo la legge.. anzi, riscrivere la legge del perdono.. “d’ora in poi non peccare più”.
É questo quello che dice ad ognuno di noi. Di non considerato migliori degli altri, di non peccare e di andare contro la legge.
Gesù toglie il peso della condanna, toglie la pietra della condanna dalle mani degli uomini. Tutto è in mano Sua.
È Lui che siamo chiamati a riconoscere. La Maddalena riconoscerà la voce di Gesù dopo la risurrezione perché è la stessa voce del perdono.
RISURREZIONE e REDENZIONE sono definitivamente legate e per poterne usufruire bisogna che venga in aiuto l’umiltà di essere semplicemente creatura e creatura da amare.
I farisei non riescono ad amare e a lasciarsi amare.
Risurrezione —> Redenzione —> Amore —> Risurrezione……
Anche io sono pronto con la pietra in mano e non sempre riesco ad accorgermi del mio peccato e del mio essere in cammino per diventare Santo.
v.24 “se non credete che IO SONO morirete nei vostri peccati”
v.31-32 “chi mi accoglie e ascolta la mia parola sarà libero perché vivere nella verità”
Essere liberi è un’altra questione che dobbiamo porci ogni giorno.. siamo realmente liberi? Gesù ci libera, ma noi siamo disposti a farci liberare da tutto quello che ci incatena? Quali sono le mie catene?